virblatt costruisce i filtri dell’acqua

Siamo nel 2017 D.C. e l’intero mondo è occupato dai capitalisti… Tutto il mondo? No! Un Villaggio nella Thailandia del nord, abitato da persone invincibili non smette di porre resistenza all’invasore.

Qui è dove ci porta il prossimo viaggio. Non si tratta di capitalismo, ma ruguarda qualcosa di molto più fondamentale. Senza colori, senza odori, senza gusti e senza alcun nutriente; fondamentale per la vita – l’acqua potabile.

Tutto cio’ avviene presso il centro autonomo PunPun. Una fattoria organica presso Mae Tang, per la conservazione del seme locale, una vita sostenibile e apprendimento. Al principio, i fondatori di questo resort volevano uno stile di vita più indipendente producendo cibo organico, costruendo case naturali dalla terra e sperimentando tutte quelle cose che sono lontane dalla tecnologia. Facendo cio’, i principi degli esperti di so tutto io oggi, sono fondamentalmente contradditori. Non si tratta di conoscenza ma di sperimentare con consapevolezza e aprendo nuove porte. Gli errori non sono veri errori, ma semplicemente la possibilità di imparare nuove opportunità. Esperti e studenti imparano insieme direttamente su campo; ognuno impara dagli altri. Sperimentando ed imparando direttamente dalla parte pratica, qui ci sono i principi.

Lo scopo del nostro viaggio è partecipare al laboratoria per la costruzione di un filtro dell’acqua basato sul biochar. Fino a 300 L (con un sistema piccolo) oppure fino ai 2000 L (con un sistema grande) di acqua potabile al giorno possono essere prodotti. Il filtro dell’acqua è stato ideato in cooperazione con l’Aqueous Solutions e le istruzioni di montaggio sono accessibili a tutti. (http://www.aqsolutions.org/?page_id=927).

Basta tenere presente che: il brodo di uno stagno thailandese che si trova tutto il giorno sotto il sole ardente o nell’acqua inquinata dai fiumi, che è il risultato di cosiddetti SOC (composti organici sintetici come agrochimici, residui farmaceutici o contaminazione da Combustibili fossili) possono essere convertiti in acqua potabile con un filtro d’acqua poco costoso per meno di 100 dollari. Siamo entusiasti!

Per ottenere l’acqua per il nostro set-up sperimentale, abbiamo dovuto trapanare un pozzo profondo di 9 metri a mano, non essendoci fiumi nelle vicinanze. L’attrezzatura comprendeva solo un piccolo generatore diesel, un treppiede, un tubo da giardino e la nostra forza lavoro.

Il passo successive dopo una giornata simile sotto al sole sarebbe semplicemente buttarsi a letto. Una campana ci ha trascinati fuori dal trance e chiamati per la cena. Passando attraverso due grandi colonne di terra, siamo passati ad una stanza enorme, senza finestre. Cio’ non significa che sia buoio. Le finestre non sono montate, non ancora. Un tavolo alto fino alle ginocchia si estende per tutta la lunghezza della stanza e ai bordi si stendono delle stuoie. La temperatura della stanza era piacevolmente fresca e un’arietta leggera che ti accarezza la pelle. Volti di persone provenienti da lameno 20 diversi paesi ti guardano, sorridendo entusiasti ed esausti. Il cibo di Mae (in Thai significa madre) Dang, è sicuramente il più buono che abbiamo mai mangiato in Thailandia. La serata si è perfettamente conclusa con un discorso filosofico su Jon Jandai con tema: ‘Perchè la vita è semplice. Se la vita non è semplice è sbagliata’: D. Simple, autentico, rinfrescante e raccomandato. (https://www.youtube.com/watch?v=21j_OCNLuYg)

Il giorno dopo incominciammo la costruzione del Sistema di filtraggio. Consiste in 4 taniche riempite ognuna con diversi materiali per il filtraggio dell’acqua. Il primo è riempito di ghiaia per filtrare le impurità grossolane. La sabbia nel secondo filtro rimuove le impurità più fini. Utilizzando il filtro dell’acqua, sullo strato di sabbia si forma un cosiddetto biofilm o uno strato di sporco e filtra le prime sostanze biologiche, e serve come prefiltro per il biochar. Nel terzo serbatoio c’è la biochar e il quarto serbatoio è progettato come serbatoio per l’acqua potabile.

Abbiamo prodotto la biochar durante la notte. Tecnicamente, la biochar è prodotta dalla pirolisi (gasificazione a circa 900 ° C) di materiale cellulosico schiacciato come legno, bambù o mais. È una combustione incompleta con quasi nessuna CO2 prodotta. Il risultato è biochar. Il calore provoca tars e resine dalla superficie del materiale per dissolvere e poi evaporare. Questo ha due vantaggi: da una parte, la contaminazione biologica viene assorbita nel compartimento risultante. D’altra parte, la superficie totale del materiale è aumentata a 400 m² per grammo di biochar (quindi 8 milioni di m² o 800 ettari per 20 kg). Di conseguenza, i filtri dell’acqua possono essere azionati a piena prestazione per 2-3 anni senza dover cambiare la biocar.

Abbiamo distrutto il biochar in pezzi con un diametro di 15 mm; Per quasi 2 giorni

Oltre al ingegnoso sistema di filtraggio dell’acqua, PunPun è stata un’esperienza unica. Descriverne l’atmosfera non sarebbe appropriato. Tutti dovrebbero sperimentarlo!